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Lettera del Parroco (e avvisi dal 17 al 24 ottobre 2010) |
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domenica 17 ottobre 2010 |
XXIX e XXX domenica del Tempo Ordinario
Carissimi,
l'avventura dell'Ottobre Missionario è in pieno svolgimento.
Domenica 17 Ottobre si celebra la Giornata Mondiale Missionaria. Ricordiamo volentieri in questa occasione i tanti Sacerdoti, Consacrati, Catechisti e Laici missionari che ogni giorno si sforzano di costruire la comunione ecclesiale attraverso il fenomeno dell'interculturalità. Ricordiamo in particolare la nostra Suor Vivalda Spazzoli nella sua permanenza a Kibiti, in dialogo con il popolo della Tanzania. La situazione politica di quel paese desta - ci racconta suor Vivalda - molte preoccupazioni in questi mesi di elezioni.
Ma cosa possiamo fare noi per la missione? Innanzitutto occorre dire che
questa parola assume diversi significati: da una parte essa indica i
viaggi dei missionari verso i paesi "poveri", le ex-colonie del XIX
secolo. Di conseguenza missioni sono anche le installazioni di questi
missionari in tali paesi e anche i servizi offerti (ospedali, alloggi,
scuole, mense, ... ).
D'altra parte, in senso originario, la parola missione identifica il
rapporto tra il Padre e lo Spirito Santo e tra il Padre e il Figlio. Si
parla così della missione del Figlio e dello Spirito Santo, cioè del
loro invio nel mondo.
Oggi poi la parola missione (nella sua traduzione inglese: mission)
indica lo scopo primario di un ente o di una impresa, la vocazione.
Da questa ricchezza del termine comprendiamo meglio la scelta del tema
per questa giornata mondiale: "la costruzione della comunione ecclesiale
è la chiave della missione".
Innanzitutto missione infatti è la vocazione di ogni cristiano, la mission di ogni comunità parrocchiale (sia quelle africane che quelle del nord America, ecc.).
In secondo luogo essa nasce dall'esperienza della comunione trinitaria, che si riflette nella comunione ecclesiale.
Infine questa comunione diventa una sfida al dialogo culturale e sboccia nel fenomeno della missione ad gentes che conosciamo.
Ecco allora il punto chiaro di partenza per rispondere alla domanda: cosa possiamo fare noi per aiutare la missione.
Riscoprire la nostra chiamata a costruire la comunione ecclesiale.
È questo lo scopo delle missioni popolari che viviamo in questi mesi.
Già il cammino delle unità pastorali si mostra a noi in questo tempo
come una sfida di comunione. Stiamo camminando bene. Occorre solo non
fermarsi.
La prospettiva delle missioni popolari sta poi suscitando atteggiamenti
diversi che vanno dall'entusiasmo alla preoccupazione, dall'interesse
allo smarrimento.
Proprio in questi momenti si manifesta con grande urgenza la necessità
della comunione. Ognuno di noi ha in mente il suo progetto missionario,
ma occorre capire cosa il Signore vuole da noi e i suoi segni possono
essere individuati solo con l'aiuto di tutti.
A tutti, soprattutto a noi preti, viene naturale pensare che il nostro
progetto sia il migliore; ma occorre anche saper fare un passo indietro e
lasciare che lo Spirito parli.
Anche noi parroci stiamo cercando di farlo! Personalmente mi rendo conto
che a volte mi lascio prendere dall'entusiasmo giovanile e rischio di
fare proposte schiaccianti ... Perdonatemi. Qui non si tratta tanto di
capire cosa vuole fare il parroco, ma cosa vuole dirci il Signore!!
Penso che solo attraverso una vera comunione, fondata sul perdono, possa
nascere una esperienza forte dello Spirito Santo come sarà sicuramente
questa Missione Popolare. Ecco allora la cosa più importante da fare in
questo mese che ci separa dalla celebrazione della missione: chiedere
perdono.
Diversi saranno i momenti di incontro e di approfondimento. Se il
Signore vorrà ci condurrà verso un modo di essere missionari oggi nelle
nostre parrocchie, anche grazie alla Missione Popolare e alla Compagnia
Missionaria del Sacro Cuore che ci aiuterà in questo mese.
Intanto però vogliamo chiedere perdono a Dio, come fece il Papa, per le
colpe della Chiesa: se le divisioni e l'orgoglio ci impediscono di
costruire quella comunione ecclesiale che è la chiave della missione,
perdonaci o Signore. Se tanti fratelli ancora oggi attendono la luce del
Vangelo che tu sei venuto a portarci, perdonaci Signore.
Affidiamo la missione della Chiesa al cuore di Maria, regina del Santo
Rosario, perché ci doni l'umiltà di portare a compimento questa
missione.
Di cuore,
Don Davide
Scarica la lettera del Parroco completa degli avvisi dal 17 al 24 ottobre 2010 (364.09 kB)
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