Lettera del Parroco e avvisi (settimana dal 7 al 14/02) |
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domenica 07 febbraio 2010 |
Carissimi,
Si
avvicina per la nostra comunità "bi-parrocchiale" una data
importante. È con trepidazione che vi annuncio che domenica 21
febbraio, prima domenica di quaresima, si riunirà per la prima volta
un consiglio di unità pastorale.
Da
alcuni anni sentiamo parlare di unità pastorali.
Grazie
alla solerzia di don Libero, vicario foraneo, tutte le parrocchie del
nostro (piccolo) vicariato hanno potuto sperimentare quanto sia
prezioso e arricchente aprirsi all'orizzonte della chiesa/rete di
parrocchie; da tempo ormai risuona il monito dei nostri vescovi: "è
finita l'era della parrocchia autosufficiente"!
Da
ultimo lo scorso giugno è stato approvato in modo ufficiale il
direttorio sulle unità pastorali che ci spinge ad interrogarci
profondamente su cosa sia la comunione nella chiesa. "I
cambiamenti in atto determinano in modo nuovo il nostro essere
comunione e la nostra azione pastorale nel territorio [...] La sfida
delle Unità Pastorali è perciò rivolta a tutti affinché si
sentano impegnati a cambiare il modo di annunciare il Vangelo, di
costruire la comunità e di essere presenti nella vita della gente"
(Direttorio, p.12).
Constatiamo
con dolore come sempre di più la società moderna si caratterizza
per una incapacità nella trasmissione della fede in famiglia, la
presenza dei cristiani nella vita della gente sia sempre più
marginale, ... a tal punto che riecheggia l'ammonimento del Signore
"se il sale perde il sapore con cosa si potrà salarlo? Sarà
calpestato dagli uomini!".
Come
invertire questa tendenza? Il direttorio ci invita a trovare nuovi
modi per annunciare il Vangelo.
E'
questo il motivo che ci spinge in questa Quaresima a prendere in
mano, come Unità Pastorale, la bella enciclica Evangelii
Nuntiandi
di Paolo VI.
Proprio
l'incontro di domenica 21 ci aiuterà a prenderla in mano e a
chiedere al Signore di illuminarci la strada che ci porterà a
rinnovare il nostro modo di essere chiesa alla Cava, a Villagrappa e
a Villanova.
Dall'enciclica
metto in evidenza per ora due punti:
-
la testimonianza cristiana è innanzitutto una testimonianza di vita
vissuta, di solidarietà e di carità, ma tutto questo resta
insufficiente a lungo andare impotente se non è illuminata,
giustificata, esplicitata da un annuncio chiaro e inequivocabile del
Signore Gesù. (EN 22). Riusciamo
ad arrivare a questo annuncio o ci perdiamo nel livello umanamente
più gratificante della pre-evangelizzazione?
-
l'evangelizzazione dei giovani deve essere fatta dai giovani (EN 72).
L'impianto
della pastorale giovanile e dell'iniziazione cristiana spesso invece
rimane al livello della formazione, e ai nostri giovani viene
raramente suggerita la necessità di arrivare a questo momento
missionario esplicito. Come uscire dalla sindrome del giovane
cristiano eternamente timido?
In
queste settimane non mancheranno le iniziative parrocchiali mirate a
risvegliare la sensibilità missionaria. Chiediamo al Signore di
perseverare su questa strada perché nei nostri quartieri si avvii un
processo di nuova evangelizzazione tanto auspicato da Giovanni Paolo
II.
Cordialmente,
Don
Davide
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